Pietra miliare del Romanico Lombardo dell’XI-XII secolo la Pieve di San Siro deve il proprio nome a chi per primo, secondo la tradizione, portò il Cristianesimo in quest’area. Secondo una leggenda medievale la Chiesa sarebbe stata eretta su volere dello stesso Carlo Magno.
Attorno al Seicento si diffuse invece la convinzione che l’edificio sacro fosse stato fondato da alcuni cristiani locali che avevano assistito alla traslazione delle spoglie di San Siro a Pavia.
Abbarbicata nella roccia a strapiombo sul fiume Oglio la Chiesa domina il centro storico del paese di Capo di Ponte. L’interno dell’edificio è caratterizzato da una pianta basilicale a tre navate e da una cripta con volte a crociera. Apparentemente anomala è la collocazione del portale monumentale sul lato meridionale dell’edificio. In realtà tale collocazione è da identificarsi con una necessità: l’edificio manca infatti del lato ovest, poiché inglobato nella viva roccia.
Le numerose figure presenti nel portale d’ingresso sono forse da collegarsi alla tradizione milanese-pavese e sono costituite da forme zoomorfe, animali fantastici, tralci ed intrecci. Di particolare importanza le rappresentazioni scultoree del leone e dell’agnello poste a lato dell’ingresso e la lunetta sovrastante.
All’interno della Chiesa sono stati recentemente restaurati e portati a nuovo splendore alcuni affreschi risalenti al XV-XVI secolo.
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