LA CICLOVIA DEL FIUME OGLIO

Comunità Montana di Valle Camonica-Parco AdamelloComunità Montana del Sebino Bresciano, Comunità Montana dei Laghi BergamaschiParco Oglio Nord Parco Oglio Sud nel febbraio 2013 hanno firmato un  protocollo d’intesa finalizzato alla valorizzazione della Ciclovia dell’Oglio.


Un percorso ciclistico composto dall’unificazione dei tratti ciclabili delle aree citate: oltre 280 chilometri attraverso le Province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. 


Lo scopo è la realizzazione di un percorso ciclabile di valenza sovra regionale in grado di valorizzare i territori, la mobilità dolce ed il turismo sostenibile del bacino dell’Oglio, compreso il Lago di Iseo, dal Passo del Tonale sino al fiume Po.


Gli obiettivi, oltre a quello di dare corpo ad un percorso comprensoriale di mobilità ciclistica dolce nei territori attraversati, era anche quello di proporre un percorso ciclabile di interesse europeo. Infatti, in alta Valle Camonica attraverso i Passi del Tonale e dell’Aprica ci si congiunge: verso est (Tonale) con la trentina Val di Sole e quindi con le piste ciclabili della Val di Non e della Valle dell’Adige, e verso ovest (Aprica) con la Valtellina e da qui lungo l’Adda fino alla pista ciclabile della Valchiavenna che porta in Svizzera.


Con tale iniziativa si iniziava a dar corpo ad un circuito internazionale che a sud collegava la Torino – Venezia (progetto VenTo del Politecnico di Milano) percorrendo il fiume Oglio sino alle piste ciclabili di Svizzera, Austria e Germania e da qui lungo la Valle del Reno, sino al Lago di Costanza e Monaco di Baviera. Si delineava così un ambizioso progetto che superati i confini nazionali, contribuiva a ridefinire la geografia della mobilità sostenibile europea collegandosi al progetto Eurovelo, rete capillare di itinerari ciclo-pedonali che attraversano da un capo all’altro il vecchio continente.


Al momento circa il 90% dei percorsi lungo l’Oglio e il Lago di Iseo sono già esistenti. Infatti, partendo da nord è possibile imboccare la ciclabile dell’Alta Valle Camonica che collega Ponte di Legno a Vezza d’Oglio. Questo tratto in sede protetta è lungo 12 km ed inizia nei pressi degli impianti di risalita di Ponte di Legno (Val Sozzine). Per coloro che giungono dal Trentino o, al contrario, dalla Valle Camonica, anziché usare il percorso della SS 42, è possibile caricare la bicicletta sulla cabinovia che collega il paese al Passo del Tonale.


Da Vezza d’Oglio, terminato il primo tratto di pista ciclabile in sede protetta, è possibile proseguire fino a Capo di Ponte lungo le dolci pendenze del tratto recentemente completato. Questo percorso, perlopiù asfaltato, è anch’esso quasi completamente in sede protette è ben segnalato grazie alla specifica cartellonista indicante i due sensi di marcia: “Po” per la direzione sud e “Tonale” per la direzione Nord.


A Capo di Ponte inizia la “Pista ciclabile camuna” che, alternando paesaggio naturale e urbano, prosegue in sede propria (salvo brevissimi tratti, essenzialmente in coincidenza di incroci con altre arterie) per oltre 40 chilometri, incontrando i centri di Breno, Darfo Boario Terme, Pisogne, giungendo quindi sulla riva orientale del Lago d’Iseo.


A Pisogne, la pista attraversa il borgo costeggiando il lago sino a connettersi al panoramicissimo tratto della pista Vello – Toline, percorso di straordinaria bellezza per il paesaggio e i panorami degni delle più belle coste mediterranee, per certi tratti simile ed addirittura più selvaggio della costa amalfitana.


La ciclovia procede poi lungo la costa orientale del lago attraversando i numerosi e pittoreschi centri lacustri sino ad Iseo e da qui, costeggiando la Riserva Naturale delle Torbiere, giunge a Sarnico dove imbocca la pista ciclabile verso l’Oglio, attraversando i territori della Franciacorta.


Attraversando i territori dei due Parchi fluviali dell’Oglio nord e dell’Oglio sud, si arriva al Po. Oltre, il ciclista dovrà scegliere se giungere al Mare Adriatico attraverso il Delta del Po e gli omonimi Parchi emiliano – romagnolo e veneto, percorrere a ritroso il Grande Fiume sino a Torino, o avventurarsi lungo le ciclovie appenniniche che passando da Parma portano a Roma ed al sud dell’Italia.


Tutta la ciclabile della Valle Camonica, eccezion fatta per il tratto a nord di Edolo, è capillarmente servita dalla storica linea ferroviaria di Trenord “Brescia – Iseo – Edolo”. Presso tutte le stazioni ferroviarie teoricamente è consentito caricare la propria bicicletta sui vagoni, concludendo la gita sui pedali in modo completamente ecologico e sostenibile. Fanno eccezione i gruppi numerosi e organizzati che necessitano di prenotazione per poter aggiungere un apposito vagone bikes.


Inoltre, nell’intersezione di Darfo Boario Terme è possibile avventurarsi verso la Valle di Scalve seguendo la Via Mala e il fiume Dezzo. Un tratto di tale percorso, che investe il Parco delle Orobie bergamasche, è anch’esso attrezzato con pista ciclopedonale protetta. Qui il Dezzo ha scavato nel corso dei secoli una forra spettacolare la cui visione, fatta dalle acque selvagge del fiume e dalle numerose cascate circondate da una flora e fauna straordinarie ed uniche, lascia stupiti ed ammirati.


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