Discostandosi di poco dalla ciclabile è possibile scoprire veri e propri gioielli culturali come la chiesa di Santa Maria Assunta, monumento nazionale, conosciuta come la “Cappella Sistina della Valle Camonica”, grazie agli splendidi affreschi che la ornano, opera di Pietro Da Cemmo e della sua bottega.
Situata a nord-ovest dell’abitato di Esine, venne edificata nel XV secolo, è stata ricostruita nel 1776, assumendo le sembianze odierne.
Dell’impianto originario cinquecentesco rimane il campanile dal cuspide conico, costruito in pietra giallastra. L’interno è ad aula unica, tipica della tipologia della pieve rustica, con tetto a capanna, copertura lignea della navata e volta in muratura nella zona presbiteriale. La navata e il presbiterio si presentano completamente affrescati da Giovanni Pietro da Cemmo, che lavorò in questa chiesa tra il 1491 ed il 1493. Il programma decorativo risulta particolarmente complesso e denuncia, per unità e finezza teologica, una committenza di alto livello: lo dimostra la presenza di stemmi appartenenti a famiglie della nobiltà camuna, come i Beccagutti e i Federici. I temi rappresentati possono a ragione essere suddivisi in due gruppi principali: la “Storia della Salvezza”, che occupa l’arco santo e la zona presbiteriale, e immagini della devozione popolare, disposte in riquadri ordinati nella navata. Il ciclo con storie della Salvezza principia con l’Annunciazione, posta sull’arco santo, e con le figure dei Profeti, dipinti sul parapetto della loggia. Oltre l’arco e la cancellata la volta a crociera del presbiterio è occupata dalla rappresentazione delle schiere celesti, al centro delle quali si impone il Cristo Pantokrator (di oltre tre metri) in mandorla, attorniato da una cerchia di 72 personaggi, rigidamente distinti per classi: santi, martiri, patriarchi, imperatori, profeti. Le pareti del presbiterio sono decorate con le scene della Natività e dell’ Adorazione dei Magi, la Crocifissione (posta sulla parete di fondo del presbiterio), l’ Assunzione della Vergine (a occupare la parete di sinistra). Nel 1573 viene abbattuta una sezione di parete per creare la cappella del Rosario, distruggendo degli affreschi che probabilmente raffiguravano un Giudizio Universale.
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