Queste lanche vennero scavate dal fiume nei depositi alluvionali, quando, privo di argini, vagava modificando il suo percorso ad ogni piena importante, descrivendo ampie e sinuose curve nella valle fluviale. I meandri di Runate e Gerra Gavazzi sono rimasti isolati dal fiume non a seguito di un evento naturale (salto di meandro), bensì per una rettifica effettuata alla fine del XVIII secolo, con lo scopo di favorire la navigazione.
Successivamente i meandri abbandonati, chiamati anche “Oglio morto”, si sono impaludati favorendo l’insediamento di flora e fauna tipiche degli ambienti palustri. Le lanche sono alimentate dalla falda, prossima alla superficie, e da piccoli affioramenti d’acqua che emergono ai piedi delle scarpate (risorgive).
Vincoli di protezione: nel Piano Territoriale di Coordinamento del Parco, l’area è individuata come “riserva naturale proposta”. Il sito è inoltre tutelato come S.I.C. (IT20B0004) e ricade nella Z.P.S. “Oglio Sud” (IT20B0401).
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