Il primo tratto della Ciclovia del Fiume Oglio si sviluppa attraverso l’intera Valle Camonica, famosa sia per la sua natura e montagne – meta di sportivi sia nella stagione estiva che invernale – sia per la sua cultura millenaria, testimoniata dalle incisioni rupestri, patrimonio Mondiale dell’Umanità (Sito Unesco n. 94).
I suoi oltre 90 km di lunghezza e il dislivello di oltre 3.000 metri offrono un’amplissima gamma di paesaggi, ambienti e microclimi: infatti dalle sponde del lago d’Iseo si risale fino alle nevi perenni del ghiacciaio dell’Adamello, il più esteso d’Italia (circa 16 kmq). Dal fondovalle, settore più densamente popolato, si diramano una serie di vallate laterali, tra cui le più importanti sono la Valle di Corteno, la Val Paisco, laValle di Saviore e la Val Grigna.
Dal punto di vista naturalistico e normativo, il territorio camuno è interessato da 11 differenti aree protette, che interessano circa il 55% della superficie valligiana: un dato sorprendente, ben oltre la metà del suolo è vincolato da strumenti normativi finalizzati alla tutela e gestione sostenibile della natura, paesaggio e cultura. Tale network delle le aree protette camuno è stato realizzato grazie al progetto “Rete Natura”.
In questo contesto territoriale la Ciclovia del Fiume Oglio rappresenta un’arteria di circa 90 km che attraversa latitudinalmente l’asse vallivo: .
I di ciclovia del tratto camuno sono contrassegnati da un’apposita segnaletica, che facilita l’orientamento.
La partenza è in Alta Valle Camonica al Passo del Tonale (quota 1.883 metri), circondati dalle vette e ghiacciai del Parco Regionale dell’Adamello. Dal passo, scendendo lungo la Strada Statale 42, si giunge a Ponte di Legno, dove si imbocca la ciclabile dell’Alta Valle che collega Ponte di Legno a Vezza d’Oglio
Questo tratto in sede protetta è lungo 12 km ed inizia nei pressi degli impianti di risalita di Ponte di Legno. Per coloro che giungono dal Trentino o, al contrario, dalla Valle Camonica, è possibile caricare la bicicletta sulla cabinovia che collega il paese al Passo del Tonale.
A Vezza d’Oglio terminato il primo tratto di pista ciclabile, è comunque possibile proseguire lungo strade sterrate con pendenze dolci che conducono fino al borgo di Mu, nei pressi di Edolo, superato il quale, lungo mulattiere e strade secondarie a bassa intensità di traffico motorizzato si giunge fino a Malonno.
Da qui, fino a Capo di Ponte mancano, al momento, collegamenti segnalati, pertanto ai ciclisti conviene percorrere, con prudenza, il tratto di SS 42 che connette i due centri.
A Capo di Ponte inizia la “Pista ciclabile camuna” che, alternando paesaggio naturale e urbano, prosegue in sede propria (salvo brevissimi tratti, essenzialmente in coincidenza di incroci con altre arterie) per oltre 40 chilometri, incontrando i centri di Breno, Darfo Boario Terme, Pisogne, giungendo quindi sulla riva orientale del Lago d’Iseo.
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